La collaborazione è il pilastro della nostra rete. Creiamo connessioni per migliorare le relazioni tra il mondo della produzione e il mondo del consumo! Il nome “coalizione” suggerisce l’intento: Uniti, insieme, per vincere le grandi sfide del futuro del vino. E non solo.
Tutti i coltivatori della vite e coloro che trasformano l’uva in vino sono chiamati a firmare il Manifesto. Grazie al loro impegno per la tutela dell’ambiente e del paesaggio e al rispetto del lavoro e dei diritti di tutte le persone, il vino potrà essere il motore di un profondo cambiamento che rivoluzionerà l’agricoltura e le campagne.
Tutti coloro che fungono, grazie al loro mestiere, da cinghia di trasmissione tra il produttore e il consumatore. Importatori, distributori, osti, ristoratori, sommelier, enotecari e giornalisti rivestono un’importanza straordinaria nell’indirizzare le scelte del grande pubblico verso un vino che sia frutto di un metodo produttivo virtuoso piuttosto che un prodotto ottenuto da un’agricoltura massiva, che fa ampio ricorso alla chimica di sintesi e che stravolge i territori.
Tutti quelli che amano profondamente un certo tipo di vino che, attraverso il suo consumo consapevole e moderato, danno la possibilità ai vignaioli e ai professionisti di continuare il cammino di cambiamento virtuoso della viticoltura e, più in generale, del mondo agricolo.
coniugando la sostenibilità ambientale, la difesa del paesaggio e la crescita culturale e sociale degli abitanti delle terre dedicate alla coltivazione della vite.
Il Manifesto per il vino buono, pulito e giusto nasce dall’esperienza maturata da Slow Food durante tutta la propria storia. Una storia in cui il vino ha avuto un ruolo centrale e importantissimo, ed è stato scritto grazie a esperti, vignaioli e tecnici.
Attraverso la produzione e il consumo di bottiglie realizzate seguendo il Manifesto ci poniamo l’obiettivo di incidere nel futuro della viticoltura che è ancora troppo legata all’uso della chimica e ha stravolto la biodiversità dei terroir di maggior successo imponendo la monocultura. Da qualche anno le avanguardie più illuminate dei vignerons hanno capito che si deve cambiare rotta.
Il Manifesto punta alla costruzione di un sistema che fa del vino un potente strumento di riscatto culturale delle campagne. I vignaioli grazie al Manifesto sono sia custodi del territorio sia promotori di un sistema che unisce architettura, biodiversità e giustizia sociale. Solo così il patto comunitario tra appassionati, vignaioli e soggetti legati alla filiera enologica avrà un ruolo di crescita sociale e culturale.
Questo è il senso del Manifesto: trattare il vino come qualcosa che vada oltre al bicchiere e che includa ambiti di importanza strategica per il futuro di noi tutti. Slow Food si è posta l’obiettivo di far sentire con energia la propria voce rispetto a questi argomenti e riunire attorno a sé le forze migliori, per far crescere una comunità attiva e desiderosa di operare forti cambiamenti.
Un momento di incontro per la Slow Wine Coalition sarà a Bologna, dal 25 al 27 febbraio 2024.
La manifestazione Sana Slow Wine, organizzata da Bologna Fiere con la collaborazione di Slow Food presenta la Slow Wine Fair, l’evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto. Durante i tre giorni della manifestazione si riuniranno centinaia di produttori da tutto il mondo in laboratori, dibattiti, degustazioni e con l’esposizione di migliaia di etichette provenienti da ogni parte del globo.
Slow Wine Latam Day è il giorno in cui invitiamo tutti e tutte a celebrare il vino buono, pulito e giusto prodotto in America Latina. In questa edizione lo celebreremo dal 24 al 27 novembre attraverso eventi locali organizzati in diverse parti del mondo.
Accompagnando i produttori della Slow Wine Latam e condividendo le loro etichette, li aiutiamo a continuare a lavorare e a produrre vini che proteggono i paesaggi rurali, ripristinano la biodiversità e promuovono la crescita socio-culturale del loro ambiente.